Mese: Novembre 2020

Svezia in standby

La Svezia è in standby. Prenotazioni alberghi ed hotel cancellate fino al 15 Dicembre. Turismo alla finestra in attesa di nuove disposizioni governative. Dopo il 15 Dicembre si valuterà ancora… ?? CHE BRUTTA SITUAZIONE!!

Le attività scolastiche (per i non 6-16enni) chiuse ed aperte solo online a distanza. Il covid fa paura pure qui in Svezia, ora.

Io e la Mari come tanti altri in attesa di due o piu lavori ma che sono stoppati. La stagione invernale ripartirà? Con quale spirito ed accorgimenti? La cosa devo vederla chiara e non nera. Chiara come l’abbondante neve scesa in queste ultime ore!!! Speriamo nel meglio o meglio, nel meno peggio….

Sono in attesa di un riscontro positivo per la mia domanda di disoccupazione di questi mesi. La Mari (almeno lei) già è soddisfatta.

STANDBY…

 

Ps. Abbiamo iniziato la scuola SFI di svedese per immigrati. Dopo una settimana di frequenza in aula la scuola è stata chiusa per covid e riaperta solo a distanza. Quindi ora, tre ore al giorno, le dedico per imparare lo svedese!!!

 

AVVENTURE BOREALI SU YOUTUBE

Sono entrato in ospedale svedese per il test Covid

Spero di essere alla fine di una miniodissea. Vi racconto…

Entro in ospedale (lunedì 9 novembre) perchè la sera prima avevo scoperto, tra brividi e sintomi strani, di avere la febbre a 39. La mattina seguente, dopo aver passato tutta la notte in bagno (tra bruciori addominali e pelvici) ed aver vomitato .. arrivo all’entrata dell’ospedale. Suono e mi accoglie un’infermiera rigorosamente senza mascherina (è normale qui) che mi chiede cosa è successo. Porgo la ID card svedese e, non sò come mai, anche la tessera blu sanitaria europea (????? ma perche? le altre volte bastava solo la prima). Dopo aver spiegato in qualche modo la mia condizione mi invita ad entrare da un’altra porta (sempre esterna), quella piu giù, dove c’è scritto INFETTIVO (covid). OK, da questa porta mi accoglie la stessa persona, senza mascherina, che mi porge un tovagliolo di carta ammucchiato da mettere su naso e bocca…. ah questa fa da mascherina… ah ok! Mi fanno aspettare nell “ambulatorio covid”. In giro nessuno in questo reparto. Siamo in un piccolo paese svedese ora deserto per la bassa stagione. Dopo un pò entra un simpatico tipico svedese alto e magro scafandrato di tutto punto come da procedura anticovid con cui parlo molto e mi spiega bene le cose.

Controllo pressione, analisi infezione (14 valore superiore a 5 e quindi infezione in atto, valore sopra 50 infezione grave in atto), veloce sondaggio cuore e polmoni per poi passare al tampone ed all’esame delle urine. Saluti e attesa di una loro chiamata tra minimo tre giorni per il risultato del tampone. Uscito dal laboratorio degli “orrori” dopo l’ennesina disinfettata alle mani e con un batuffolo di carta a proteggere naso e bocca …

Paracetamolo 500 o 1000 a seconda ogni 6 ore. Primi tre giorni febbre che scende ma risale sempre di notte a 39. Attendo qualche ora per comunicare  a “casa italia” il mio stato di salute per non creare panico tra i miei genitori…. Ma dopo un giorno capiscono ed allora svuoto il sacco. Tutti preoccupati per il covid, anch’io mi ci immedesimo ed attendo morbosamente il risultato del tampone che non arriva. La mari che evita di entrare nelle mie stanze e se entra tiene la mascherina (che qui è un miraggio). Il mercoledì decido di richiamare l’ospedale visto che non so nulla e continuo ad avere grossi problemi nel fare pipì, pupu, febbre e dolori generali. Sono preoccupato che il Covid mi prenda pure i polmoni… PSICOSI? l’addetta al telefono mi dice che non sa nulla, ah aveva fatto il test? siiiii certo!!!! non si ricorda… deve aspettare… si ma quanto???? io voglio sapere cosa ho per curarmi!!! attenda. BHO sconforto.

Venerdì finalmente dopo una mia prima chiamata mi dicono che il test è NEGATIVO e nient’altro. ohhh grazie e un sospiro di sollievo… ma allora che cosa ho??? bhooo … Risposta: se ha dei problemi può passare di qua. va bene vedrò io. La febbre è scesa . Decido lo stesso giorno di passare in ospedale “normale” diciamo. Entro e spiego tutta la dinamica della storia ed avverto che ho un po di tosse. La reception attonita mi dice che devo ritornare fuori e prendere la porta del covid…. COOOSSAA ? nooooo basta!!!! devo ripetere tutto di nuovo???? non è possibile!!!!!! rientro nel reparto covid incazzato come una iena. Ho spiegato che non ho frebbe, sono negativo, ma ogni tanto tossisco…. maledetta linguaccia luca che non riesci ad essere falso!!!! impreco in attesa che arrivi qualcuno nella sala laboratorio covid  deserta. Finalmente una donna mi accoglie da “guerrigliera corona”. E ci spieghiamo. mi dice che siamo qui per non creare disturbo nella sala attesa normale e nella reception dell’ospedale normale. Qui è ok. E mi spiega tutto, io sempre con la mascherina su, ascolto. Ho una forte infezione alle vie urinarie che deve essere curata con antibiotici. Ah ok. Non devo rifare test o altre analisi? no no…risponde le misuro solo la pressione, la saturazione dei polmoni (98, ottimo) e la temperatura (36,7). Grazie! sollevato e mi scuso della mia arrabbiatura… Il covid divide….  Il covid divide l’ospedale in normali e non.

Siamo alla storia di oggi. Ora molto debole dopo aver aspettato una settimana per avere una cura giusta al mio caso e non al caso del minchione di virus. Piano piano si ritorna alla normalità sperando di stare al top tra poco tempo! ma le precauzioni ci saranno sempre e piu di prima!!! intraprendere il tunnel COVID può essere pericoloso… ogni persona ha determinati momenti di maggiore vulnerabilità. CHI LO PUO’ SAPERE?

Ora mi sono tranquillizzato ma mi vengono tre pensieri finali:

Il Covid divide… può sembrare ingiusto ma il covid deve dividere nettamente l’ospedale!!! L’ospedale deve essere organizzato al massimo per dividere e discriminare (termine orribile) i pazienti!! Parlo del pronto soccorso!!!!! Altrimenti vi è la catastrofe!!! Che l’Italia sà…. 

D’altro canto non si può aspettare tantissimi giorni così per avere l’esito del tampone!!! la gente magari va incontro a conseguenze e peggioramenti … che non c’entrano nulla con il Covid.

Le funzioni umanitaria e psicologica degli ospedali …. esistono ancora?

Più un ospedale è organizzato e gestito bene e più tempistiche e antipsicosi correranno benevoli al fianco dei pazienti!! L’ospedale è ancora al fianco dei pazienti?

Tutto ciò per parlare della sanità in generale perchè non si può dire quale sanita sia migliore… se quella italiana o quella svedese ma sò che alla base c’è l’uomo e la sua psiche e psicosi!!! Il covid è soprattutto psicosi pandemica… davvero brutta!!

FUCK YOU COVID !

 

PS. Una lettera mi arriva a casa, scritta due giorni dopo la prima visita al pronto soccorso. La vedo ( e quindi recapitata) nella posta solo il giorno dopo alla mia seconda visita al pronto soccorso (5 giorni dopo) !!! Insomma , ospedale!!! una chiamata a me direttamente per dirmi l’esito esami e la cura non sarebbe mica male che spedire una lettera cosi tanto per…. !!! Oltretutto ricevuta dopo la mia seconda visita in pronto soccorso….

Lunedì scorso non c’è due senza tre … questa volta riesame urine e veloce “chiacchierata” (sempre a pagamento di 300kr fino al tetto di 1500kr, poi è gratis). morale della favola… La tua vita è nelle mani tue …

 

Camper Duke in rimessaggio

Il mio camper Duke è da stasera in rimessaggio coperto vicino ad Östersund (Svezia), a 100km da me. Mi dispiace non vederlo più dalla finestra ma l’inverno scandinavo è lungo, rigido e temibile. Se non hai un campeggio e la corrente per ricaricare le batterie è disastroso perchè stare a meno venti-trenta, costantemente, è devastante. Infatti al rimessaggio Duke sarà ogni tanto ed ogni mese alimentato con la 220. A Maggio lo riprenderò per nuove avventure camperistiche. (me lo auguro!!).

Luca ma sei un camperista o no? io mi definisco un camperista semplice. Non sono un fulltimer, non sono un camperista della domenica, sono solo un camperista umile e semplice. Non faccio nulla o quasi da me, manutenzione e lavori vari sul camper non li posso fare. Se avessi un camper vecchio (il mio lo definisco “nuovo”) potrei demolirlo per ricostruirlo e capire come è fatto. Ma per ora mi affido ai professionisti!!!!

Fare il fulltimer in Svezia e Norvegia è assai dura, ovviamente per l’inverno e per la tipologia di ambiente!! Sfido i vari sapientoni e geni del camper italiani a provare a fare i FULLTIMER in Svezia o Norvegia in pieno inverno!!! E Non dico passare due tre settimane per il CapoNord di turno!!!

Volevo per finire raccontarvi come sono diventato camperista. Tutto è nato dalla liquidazione del mio penultimo lavoro di Milano e dalla voglia di cambiare nazione. Il camper usato non l’ho preso infatti per rimanere in Italia ma avevo già l’obiettivo Norvegia!! Ho girato molti concessionari della zona di Vicenza e Padova. Mi sono fermato a Mestrino ed il budget era di rimanere intorno ai 10-15mila euro , compresi di finanziamento ovviamente. Scelto il mio primo camper, Il mitico e robusto MIRAGE SPEEDY del 1998, siamo partiti dopo solo tre esperienze-prove camperistiche per la volta della Norvegia ad Agosto del 2016. Questo Blog non era nato e nemmeno l’idea.

Esperienza fantastica ed incredibile perchè mano a mano che salivamo facevamo il programma … cercando di toccare piu località e luoghi possibili. Sperando che il vecchietto Mirage non ci facesse scherzi…. Viaggiare con un camper vecchio e con motore 1,9TD da 82cv ti rendeva felice ed umile ed ogni giorno raggiungere la meta prefissata era una soddisfazione immensa. Poi, è arrivata l’occasione di cambiare il Mirage perchè ce lo valutavano bene e senza perdere troppi  soldi, dopo solo un anno. Ed ora sono con Duke, famiglia Elnagh del 2008. E’ stata una scelta tra poche possibili. Perchè Mirage e difficile valutarlo bene, perchè la marca non esiste più ed i concessionari fanno finta di non conoscerlo quando alla sua epoca era il top di gamma!!! mah…misteri del mercato del camper usato.

Buonanotte Camper Duke!!! ci vediamo al primo di Maggio!!!!

Sotto la Playlist dei video sul mio camper…

IL CAMPER

 

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