Dopo un difficile e tribolato viaggio sono rientrato in Italia. Il viaggio più difficile della mia vita.
Buongiorno Italia. Buongiorno my family. Sono ritornato qui a casa Italia. Dovevo. Non c’erano alternative. La vita è una fisarmonica che stringe e rilascia. Si va e si viene. Vai e torni e ritorni.
Alla terza volta che mi ammalo, (l’ultima, la più strong) ho deciso di ritornare in Italia per essere curato e capito meglio. Abbandono il lavoro stagionale invernale di Åre e mi dispiace perche mi ero promesso quest’anno di essere un guerriero. Di combattere contro le difficoltà e i ricordi che questo luogo, Åre, emana dopo tanti anni con Ugo, il mio cane che vive in me ora. Mi ero promesso di essere roccia e di essere paziente. Il lavoro intrapreso era facile, mi dava qualcosa oltre i soldi, ma era impegnativo per le ore. Insomma qualcosa, forse, non andava bene. Lascio comunque onestamente un buon “ricordo” di me stesso alla compagnia. Ero ritornato in Svezia, nel rifugio di Ugo, come Ugo voleva. Ma dopo 4 mesi lavorativi con poco svago, molte incomprensioni di convivenza e soprattutto preoccupazioni di salute ho deciso di salpare anticipatamente per sistemare mente, burocrazie ed appunto salute provata.
Mi dispiace aver lasciato temporaneamente la neve di Duved, la mia neve di casa che mi permette di partire “a metro zero” per le salite e le sciate. Già mi manca l’aria pulita, i boschi, il ghiaccio, la neve, il vento, la tipica sensazione di Scandinavia montana … Grazie Svezia, ancora. Abbandono il mio rifugio per poi ritornarvi. Nel mio rifugio “campo base” ho un piccolo appartamento pieno di cose, ricordi e promesse. Le ritroverò per altre avventure di lavoro e di vita. Caro Ugo.
Grazie Italia perchè ritrovo un appoggio sicuro nella mia famiglia, in mio padre e in mia madre. Sono tesori che finche li hai non li valorizzi abbastanza. Ma in questi giorni è diverso. Nel momento del bisogno è facile pensarla cosi. E’ vero. Comunque è lezione di vita sia quello che capita di bello e sia quello che capita di brutto. Grazie mamma e viva le mamme di tutti e viva le donne (oggi 8 marzo) del mondo e nel mondo.
Grazie Svezia che mi hai fatto lavorare, scegliere la vita e divertire. Hai preso in carico la mia salute con i tuoi semplici modi, a volte forse superficiali a volte rassicuranti. Scusami ma io sono italiano e sono attaccato agli antibiotici ed alle cure mediterranee difficili da trovare li nel grande Nord. Il grande Nord è libertà e sopravvivenza. Il corpo umano deve risollevarsi da solo, devi essere forte e guerriero appunto. Gli antibiotici trasformano (ed è vero) una società più debole e più malaticcia. Però quando servono servono e, scusa cara Svezia ma, l’Italia capisce meglio l’Italiano. Oggi terzo giorno di cortisone e antibiotico e la mia salute va meglio.
Ho scelto di essere fiscalizzato sia in Italia sia in Svezia (e temporaneamente pure in Norvegia!). Ritorno per aggiornare la mia patente di guida italiana anche se all’inizio di quest’anno avevo l’idea di convertirla in svedese.
Non vi racconto il viaggio in treno notturno e poi in aereo da Stoccolma … tra difficolta respiratorie, tosse, con la Mari tra attacchi di panico… Non auguro a nessuno un viaggio in queste condizioni e cosi sotto stress … Ma grazie a Dio alla fine siamo in Italia! C’è l’abbiamo fatta!!!!
Quando si abbandona il proprio paese non lo si deve odiare, non devi odiare le tue radici ed i tuoi vicini di casa, la tua cultura ed abitudini. E’ un errore che fanno tutti quando espatriano, si sentono il diritto di sparlare e giudicare troppo frettolosamente il nostro belpaese. La cosa l’ho fatta pure io! Ma la vita ti mette davanti, poi, i pro ed i contro. E tu sei e rimarrai italiano. Potrai pagare le tasse svedesi, norvegesi, italiane, filippine, americane o cinesi ma rimarrai italiano!! Ti potrai sposare con una thailandese ma rimarrai italiano!!!
Sono Italiano e ne sono fiero. Ho un bagaglio di esperienze, viaggi, avventure solitarie montane, lavori, abitudini, amicizie più svariate che porterò con me dove andrò. Vi dico solo che ora devo pensare alla mia salute provata dopo 3 settimane di lotta. Ho già provveduto, per mantenere un tono emozionale sufficiente, ad un paio di sci per poter sciare in Italia quando starò in forma. Poi, altre cosette. Da qui in avanti non avrò più paura come prima. So solo che rimarrò in Italia per qualche mese e poi so già dove andare e quindi non vi svelo nulla. Per ora.
Ci vediamo su Instagram e forse più in là sul mio canale Youtube.
GRAZIE ITALIA! BUONGIORNO ITALIA ! GRAZIE FAMILY !!!
Luca
Ciao ,Luca ti faccio tanti Auguri di pronta guarigione, così portai tornare in quei posti favolosi.Saluti dal Trentino .
ciao mariagrazia grazie ne ho bisogno. spero a te tutto bene . Si, cmq ora mi riposo un po e poi … si spicca di nuovo …. Luca